Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna
Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna

Un consiglio comunale che si conferma senza particolari spaccature al suo interno, quello piranese, dove l’opposizione sembra essere per ora totalmente annichilita dai numeri bulgari delle votazioni. Voto praticamente unanime anche nella odierna riunione dedicata agli enti locali, dei quali è stato presentato e giudicato il lavoro. Per quanto riguarda i consiglieri direttamente coinvolti, in quanto dirigenti o dipendenti di queste istituzioni, il consiglio ha deciso che si astenessero dal voto sui punti che in qualche modo li riguardava, al fine di evitare qualsiasi tipo di conflitto di interesse.

A causa dell’inflazione e della crescita registrata nelle voci di spesa di manutenzione e implementazione dei servizi il consiglio, ha dato luce verde all’aumento dei prezzi per l’ormeggio nei porti di Pirano e Portorose e dei servizi pubblici di “smaltimento e depurazione delle acque reflue urbane e piovane” e di gestione dei rifiuti, che restano a dire dell’amministrazione i più bassi della costa.

Giudizio positivo alla relazione per l’anno 2022 presentata da Gašpar Gašpar Mišič direttore dell’azienda pubblica Okolje; che ha tenuto a sottolineare il fatto che l'azienda si trova finalmente in una buona condizione finanziaria. Approvati anche i programmi di lavoro e finanziario per l'anno a venire. Senza sorprese pure il voto sulle relazioni relative al lavoro svolto nel 2022 dall'Auditorium e dal Centro sportivo e giovanile di Pirano, come per quanto riguarda il giudizio sull'operato dei dirigenti di tutti gli enti pubblici comunali dalle scuole alle farmacie costiere.

Strada tutta in discesa per la proposta di modifiche e integrazioni allo Statuto del Comune di Pirano, che ha raccolto il voto positivo del consiglio senza alcun particolare dibattito.

In chiusura Misič ha ripreso la proposta che circola da alcuni anni di intitolare qualche piazza o via cittadina ad Anton Spinelli, storico direttore del Casinò di Portorose nei suoi anni d’oro.

Barbara Costamagna