Foto: Reuters
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Matteo Salvini incoronato re di Pontida. Il leader leghista è intervenuto al tradizionale raduno per sancire il totale cambio di rotta del Carroccio, che ha abbandonato le nebbie padane per estendersi a tutto il Belpaese. Via, quindi, il verde dal palco per un più anonimo blu e assente per la prima volta il capo storico del movimento Umberto Bossi. La Lega ha abbandonato così il nord non solo nel nome, oarlando all'Italia intera; tanto che tra i sostenitori si sono viste anche delegazioni provenienti dal sud dello stivale.

"Governeremo per i prossimi trenta anni", è stata questa la promessa che Salvini ha fatto ai suoi, esprimendo la volontà di costruire un paese basato sulle autonomie e sui diritti. Diritti che logicamente vengono interpretati in salsa centro-destra. Nei prossimi mesi, infatti, il Ministro degli interni ha detto che si impegnerà per cancellare la legge Fornero e per far sì che le coppie gay non possano adottare figli, bloccando inoltre ogni possibilità, per chi volesse, di ricorrere all'utero in affitto.

Salvini ha poi parlato anche delle elezioni europee, che secondo il leader leghista dovranno ridisegnare le istituzioni comunitarie in modo da poter far diventare l'Europa "una comunità di popoli e non di burocrati". Un piano ambizioso che lo ha portato ad esprimere il desiderio di poter far nascere una"Lega delle leghe in Europa che metta insieme tutti i movimenti", che lui considera, "liberi e sovrani".