Vittorio Gregotti ha realizzato opere in tutto il mondo: tra le più famose spiccano il teatro degli Arcimboldi di Milano, gli stadi Barcellona e di Genova, il centro culturale Belém di Lisbona, il controverso quartiere Zen di Palermo, mai portato a compimento per interessi mafiosi negli appalti, l’acquario Cestoni di Livorno e, tra quelli più recenti, la progettazione del quartiere residenziale di Pujiang a Shangai e il nuovo edificio universitario alla Bicocca di Milano. Gregotti nasce a Novara nel 1927, si laurea al prestigioso Politecnico di Milano nel 1952, inizia l'attività professionale sempre a Milano a fianco del Movimento moderno con opere ispirate all'architettura dell'inizio del Novecento. Il suo vasto opus è presentato con dovizia di particolari biografici e di documentazione nel libro Gregotti Associati International 1969-2014 e, dall'aspetto delle scelte che lo hanno quidato nel corso della sua carriera, nel libro Il territorio dell'architettura in in cui sono esposte le sue teorie sull'architettura, intesa come modificazione dell'ambiente fisico a grande scala. Sul piano estetico Gregotti era solito affermare che la differenza nella qualità dei progetti viene fatta dai particolari. Personaggio eclettico Gregotti, è stato progettista e designer, ma anche docente, saggista, critico e direttore di riviste specializzate. Grande lettore e appassionato di musica sinfonica e lirica, di filosofia e di arte. Alle spalle oltre 1600 progetti realizzati, fortemente legati all’arte e alla cultura. Nel 2012 la Triennale di Milano gli ha conferito la medaglia d’oro alla carriera.

Miro Dellore

Foto: AP
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