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In Italia continua il giro di consultazioni del Presidente della Repubblica per trovare una maggioranza che possa governare il paese. Continua lo stallo per quanto riguarda un accordo Centro-destra e Cinque stelle dovuto al veto imposto dai Pentastellati su Berlusconi, che risponde rubando il microfono a Salvini e accusando i Cinque Stelle di "non conoscere nemmeno l'abc della democrazia".

Una giornata convulsa quella di ieri al Quirinale, dove il premier del Centro-destra Matteo Salvini ha cercato senza successo di trovare una convergenza con il movimento Cinque stelle.

A seminare zizzania ci ha pensato anche questa volta Silvio Berlusconi che è intervenuto a margine dell'incontro con una battuta sui Cinque stelle accusati di "non conosce neanche l'Abc della democrazia..."

A rispondergli il Pentastellato Luigi Di Maio che a questo punto ha messo in dubbio la reale volontà del Centro destra di andare al Governo con loro, respingendo per ora l'offerta di Salvini e alleati. Infuriati con Berlusconi i collaboratori più stretti del leader leghista, che ha perso così un'altra occasione per dimostrare le sue capacità di mediatore istituzionale, nonostante continui a richiamare tutti alla responsabilità.

I giochi restano, quindi, ancora aperti e senza un'uscita di campo di Berlusconi una soluzione sembra difficilmente mediabile. Il fondatore di Forza Italia, d'altronde, nonostante gli inviti a lasciare spazio ai giovani fatti da più parti, sembra non voler abbandonare il suo ruolo, tanto che anche nelle conferenze stampa congiunte del post consultazione ha dimostrato apertamente la sua sofferenza per essere stato messo in secondo piano da Salvini, cercando con la sua boutade di continuare a giocare un ruolo. Forse per Berlusconi sarebbe meglio riandare ad elezioni. D'altronde tra qualche mese potrebbe ricandidarsi e chissà che "il miracolo italiano" non avvenga di nuovo.