Foto: EPA
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A seguito di un vertice tra il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, con il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, i capidelegazione della maggioranza ed il Comitato Tecnico Scientifico, è emersa l'idea di un provvedimento ponte tra il 7 ed il 15 gennaio.

Due le ipotesi in campo: quella di mantenere in vigore le misure vigenti fino al 15 gennaio, data di scadenza dell'attuale Dpcm, con il colore arancione per i giorni feriali ed il rosso nel fine settimana, oppure quella di tornare in zona gialla per il 7 e 9 gennaio, per passare quindi all'arancione nel week end del 9 e 10 e successivamente, sulla base dei monitoraggi, di assegnare le fasce per la settimana seguente.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in seguito ad un vertice con le Regioni ha spiegato che si sta valutando la possibilità, per il prossimo fine settimana, di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, salvaguardando gli spostamenti per i Comuni più piccoli.

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha aggiunto che si sta predisponendo un approfondimento con i tecnici in modo da abbassare le soglie dell'rt per accedere alla zona rossa od arancione, per essere ancora più rigorosi e consentire alla campagna di vaccinazione di avere delle reti sanitarie meno appesantite e da difendere con maggiore forza quando l'Rt supera l'1.

Anche quasi tutti i presidenti di Regione sono d'accordo con le misure rigorose per le prossime settimane, purché non siano modificate di settimana in settimana e siano garantiti i ristori. Per la riapertura delle scuole superiori, inoltre, molti governatori ritengono sia decisivo attendere l'esito del monitoraggio dell'8 gennaio, mentre elementari e medie tornano in presenza dal 7 gennaio.

Inoltre, una nuova proposta è arrivata dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha chiesto che dal 15 gennaio venga introdotta una quarta fascia, la cosiddetta “zona bianca”, un provvedimento che consenta di far ripartire tutte le attività, comprese palestre, cinema e teatri, nelle Regioni con gli indicatori migliori. In queste aree, inoltre, bar e ristoranti potrebbero lavorare senza limitazioni di orario e condizione, mantenendo però le regole di prevenzione del contagio, come l'uso della mascherina, il distanziamento sociale ed il divieto di assembramenti.

Davide Fifaco