L'assalto alla CGIL
L'assalto alla CGIL

La questione dello scioglimento di Forza Nuova è all'attenzione del governo che terrà conto di quanto deciderà la magistratura e di quali saranno le indicazioni del Parlamento discutendo la mozione presentata dal Pd.
La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese è intervenuta alla Camera per parlare dei disordini alla manifestazione no Green pass di sabato scorso, che ha generato fra le altre cose anche l’assalto alla sede della Cgil. Confermando che il governo sta valutando l’ipotesi di scioglimento di Forza Nuova, il movimento di estrema destra che ha eseguito l’attacco, la ministra ha anche sottolineato come le forze dell’ordine fossero al corrente del ruolo del leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, e del fatto che fosse sottoposto al regime di sorveglianza speciale con obbligo di residenza e divieto di presenziare alle manifestazioni pubbliche, ma che non fosse possibile intervenire, per evitare reazioni della folla.
Castellino aveva annunciato l’assalto dal palco di Piazza del Popolo un’ora prima dell’azione: “La scelta di procedere coattivamente nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile dai responsabili dei servizi di sicurezza - ha detto la ministra- perché in quel contesto c'era l'evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell'ordine pubblico".
Una risposta ritenuta “insufficiente e offensiva” per il “Parlamento, le forze dell’ordine e il popolo italiano” da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia che aveva presentato l’interrogazione: “Lei viene qui – ha tuonato la presidente del partito di opposizione - e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla? Se fino a ieri potevamo pensare che il problema fosse una sua sostanziale incapacità, oggi la tesi che lei ci viene a raccontare in quest'aula è un'altra, ed è molto più grave: quello che è accaduto sabato è stato volutamente permesso e questo ci riporta gli anni più bui della storia italiana”.
E preoccupazione per la situazione del paese è stata espressa anche da Matteo Salvini, che per la seconda volta in meno di una settimana ha incontrato faccia a faccia il premier Mario Draghi. “Il Paese così non va lontano – ha detto -: se non fermiamo un disadattato con il braccialetto elettronico io sono preoccupato”.
La ministra Lamorgese intanto ha riunito il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica che ha deciso di aumentare il monitoraggio sulle chat di no vax ed estremisti che organizzano le proteste e di rafforzare le misure di ordine pubblico per prevenire disordini.

Alessandro Martegani