In Italia c’è ormai una stabilizzazione del numero di test positivi giornalieri, forse una leggera flessione, ma gli indicatori sui ricoveri ed i decessi non sono ancora confortanti, secondo le parole del direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
Il rapporto tra positivi individuati e tamponi effettuati è al 15,47%, due punti e mezzo percentuale in meno rispetto al precedente rilevamento. In Friuli-Venezia Giulia questo rapporto è invece molto più basso, pari al 9,04%.
Intanto, da punto di vista politico, continua a tener banco il caso Calabria. Il neonominato commissario alla Sanità nella regione, Eugenio Gaudio, ha rinunciato al suo incarico. Lo ha rivelato lo stesso ex rettore de La Sapienza spiegando che alla base di questa decisione ci sono "motivi personali", sembrerebbe infatti che la moglie non volesse trasferirsi a Catanzaro. "Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore", ha detto Gaudio che, in merito alle notizie sul suo coinvolgimento dell'inchiesta sull'Università di Catania ha spiegato: "Sono sempre colpito dall'imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito: il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio". Inoltre, anche Gino Strada, pur avendo dato la propria disponibilità a collaborare nella gestione dell’emergenza Covid, non sarebbe interessato a ricoprire il ruolo di Commissario della Sanità in Calabria.
A cercare di dare uno stop alle polemiche è stato ancora una volta il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha chiesto reciproca solidarietà per porre le basi di partenza dell’Italia, facendo ricorso al senso di responsabilità e collaborazione tra le forze, affinché operino tutte nella stessa direzione.

Davide Fifaco

Foto: EPA
Foto: EPA