"Il tema non è all'ordine del giorno, non è una priorità, neanche lontanamente". Tenta di far abbassare i toni il ministro dell’istruzione grillino Lorenzo Fioramonti, dopo la bufera sollevata dalle sue dichiarazioni sulla presenza dei crocefissi nelle aule.
Le parole del ministro erano inserite all’interno di un intervento più ampio sulla sua idea di scuola: “Io penso ovviamente ad una visione della scuola laica – aveva detto - e che dia spazio a tutti i modi di pensare. Meglio appendere - aveva aggiunto - alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione”.
Tanto è bastato per scatenare l’immediata reazione del centro destra, a partire dalla Lega, che negli ultimi anni ha fatto della tutela dell’identità cattolica del paese una sorta di bandiera. “Così si nega la nostra storia”, ha detto l’ex vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. “È assurdo pensare di rimuovere i crocifissi e mettere al loro posto cartine e mappamondi”, ha aggiunto il senatore dell'Udc Antonio De Poli.
Non è mancata la reazione della Chiesa. “Spero che si rifletta su ciò che è stato detto in modo avventato”, ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Stefano Russo.
Ma i commenti della Chiesa hanno anche innescato uno scontro con la Lega, che ha reagito al commento dell'arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, secondo il quale “Togliere il crocifisso dalle aule scolastiche servirebbe solo ad aiutare il leader della Lega, Matteo Salvini”. “Non so se sia peggio vietar il crocifisso a scuola come propone il ministro 5 Stelle - ha replicato Salvini - o opporsi al divieto, come fanno alcuni vescovi, non perché sia sbagliato ma perché sarebbe un favore alla Lega”.
Una reazione fredda alle parole del ministro è giunta però anche dagli stessi partiti di governo: il Movimento 5 Stelle ha fatto sapere che quello dei crocifissi nelle aule “Non è un tema all'ordine del giorno”, mentre il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio ha invitato a “non riaprire trite dispute ideologiche sul crocifisso”.


Alessandro Martegani


Foto: MMC RTV SLO
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