Foto: Camera dei deputati
Foto: Camera dei deputati

Alla fine la Camera ha approvato la risoluzione del documento di economia e finanza, che contiene la politica economica per il prossimo anno, ma sullo sfondo rimangono le polemiche con l’opposizione e soprattutto la brutta figura rimediata nella giornata di ieri, quando, a causa di assenze fra i banchi della maggioranza, il documento non era passato.
Un episodio che aveva fatto infuriare la stessa premier Giorgia Meloni, che avrebbe accusato sia gli alleati di non rendersi conto della situazione, sia il Quirinale di non collaborare, e ha costretto il Governo a riunirsi in tutta fretta per definire un nuovo documento, che è stato presentato in aula questa mattina ed è stato votato dalla Camera.
Non si è trattato però di una seduta tranquilla: in particolare il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, che ha anche indirettamente accusato gli alleati di essere responsabili del guaio di ieri, (erano assenti cinque deputati di Fratelli d’Italia, ma ben nove di Forza Italia e 11 della Lega), si è scontrato duramente con il Pd e con l’ex capogruppo Debora Serracchiani.
“Consiglierei alle opposizioni – ha detto - di guardare alle loro assenze: non esiste un ponte per la maggioranza e un ponte per l'opposizione, esiste un comune senso di responsabilità”. Parole che hanno scatenato la reazione in aula delle opposizioni, e costretto il Presidente Lorenzo Fontana a sospendere la seduta, mentre il PD abbandonava l’aula. C’è stato anche qualche spintone fra deputati, prontamente bloccato dai commessi.
L’episodio ha in ogni caso lasciato un segno nella maggioranza, anche se tutti si affrettano a dire che non c’è alcuna crisi politica, ma le assenze, avvenute in coincidenza con il ponte fra 25 aprile e primo maggio, non possono lasciare indifferenti i leader della maggioranza e porre qualche interrogativo sul reale senso di responsabilità e lealtà dei parlamentari all’interno del centro destra.
Fra le ipotesi del passo falso anche una sorta di messaggio al ministro dell’economia e numero due della Lega Giancarlo Giorgetti, anche se dal Carroccio arrivano smentite. “Per quanto è successo ieri - ha spiegato il capogruppo della Lega Riccardo Molinari -, non c'è alcuna crisi politica in atto, nessun messaggio a nessun ministro in particolare, anzi, a Giorgetti non possiamo che dire grazie”.

Alessandro Martegani