Foto: EPA
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Il vicepremier Luigi Di Maio lancia dal blog del Movimento 5 Stelle un appello agli eletti ed agli attivisti per cercare di bloccare il dissenso interno apertosi su più fronti, dopo la questione delle penali del gasdotto trans-adriatico, il decreto sicurezza ed il condono. Di Maio ha spiegato che il Movimento e sotto attacco e che non si può permettere segni di cedimento.

"Siamo sotto attacco" ma dobbiamo rimanere "compatti come una testuggine romana" per il bene del governo e dell'Italia. Con queste parole Di Maio ha cercato di frenare i dissensi che si stanno formando attorno al Movimento 5 Stelle. Il vicepremier ha poi aggiunto: "chi si sfila si prende questa responsabilità dinanzi ai cittadini e di questo dovrà renderne conto". Il leader pentastellato ha poi puntato il dito contro l'"attacco sconsiderato" attualmente in corso, mosso da "concittadini capi di partito, direttori di giornali e burocrati; non sono solo contro il governo e contro il Movimento 5 Stelle, ma contro tutta l'Italia". "Anziché stare dalla parte del popolo che rialza la testa, hanno deciso - continua - di stare dalla parte delle èlite che hanno distrutto il nostro sistema sociale e che si avviano verso il declino. Siamo seduti dalla parte giusta della Storia e se avanzeremo insieme compatti anche la vittoria di questa battaglia sarà nostra", conclude il vicepremier.

Intanto è slittata la partenza per l'India del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier doveva incontrare alcuni imprenditori locali ma lo farà domani, perché oggi presenzierà una serie di riunioni su vari dossier, a cominciare dalla manovra economica.

Inoltre dopo le polemiche innescate da Di Maio contro la stampa italiana, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio all'agenzia dei vescovi, il Sir (Servizio informazione religiosa), che celebra i trent'anni dalla formazione, ha dichiarato che "l'irrobustimento delle voci espressive di identità e realtà rappresenta un servizio reso alla intera comunità della Repubblica: il pluralismo e la libertà delle opinioni sono condizioni imprescindibili per un Paese civile, come afferma la nostra Costituzione". Il capo dello stato ha voluto così sottolineare l'importanza della libertà di stampa e della pluralità dei punti di vista.