Foto: Pixabay
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L’ennesima tragedia sul lavoro è costata la vita a un giovane operaio trentenne la notte tra lunedì 22 e martedì 23 maggio a Mariano del Friuli. Un incidente mortale al quale purtroppo si sono aggiunti altri decessi in questi giorni. Basti pensare che ieri in Italia le morti durante lo svolgimento delle propria attività lavorativa sono state ben 5.

A Scalea, nel cosentino, un anziano è morto schiacciato dal suo trattore. Nel pomeriggio un giovane, di 25 anni, è, invece, deceduto all'ospedale Niguarda di Milano, per le ferite riportate in un infortunio avvenuto in un'azienda tessile a Trezzano sul Naviglio. L'operaio era al suo primo giorno di lavoro ed è rimasto schiacciato sotto un pesante macchinario. A Bagolino, in provincia di Brescia, è rimasto ucciso un uomo di 33 anni, travolto dalla pianta che stava tagliando. In Sardegna: all'Ecocentro di Portoscuso, nel Sulcis, un uomo è caduto in un compattatore di rifiuti ed è deceduto all'istante. A Rende, in provincia di Cosenza un uomo di 62 anni impegnato in alcuni lavori di tinteggiatura è caduto da un'altezza di tre metri. Allo stesso modo ha perso la vita a Macherio, vicino a Monza, un operaio di 60 anni, caduto da un'impalcatura all'interno di un cantiere edile.

Un quadro preoccupante, quello degli incidenti mortali sul posto di lavoro. Lo scorso anno secondo i sindacati i morti sono stati almeno 1500, mentre sono già centinaia i decessi registrati in questo primo semestre del 2023. Per questo le organizzazioni dei lavoratori chiedono di intervenire immediatamente per introdurre controlli più rigidi al fine di evitare quelli che definiscono "omicidi sul lavoro".

Barbara Costamagna