Foto: MMC RTV SLO/ARC
Foto: MMC RTV SLO/ARC

Il Friuli-Venezia Giulia anticipa il resto d'Italia di una settimana e diventa la prima Regione in cui si applica il Super Green Pass. Senza questo certificato, per il momento solo in formato cartaceo, perché devono essere ancora aggiornati i rilevatori in formato digitale, non si potrà andare allo stadio, al cinema, a teatro, né al ristorante o sedere al tavolo nei bar, non si potrà partecipare a cerimonie o feste o andare in discoteca. Attività per le quali serve il Super pass, che si ottiene esibendo il certificato vaccinale o di avvenuta guarigione, in versione cartacea completa. Esclusi dunque dalla vita sociale i non vaccinati.

Nessuna limitazione, invece, nemmeno transitoria, è prevista per chi abbia avuto il Covid da meno di 6 mesi o si è vaccinato negli ultimi 12 mesi. Ma torna l'obbligo, per tutti, della mascherina, anche all'aperto. Il Friuli-Venezia Giulia, come noto, paga la vicinanza ai Paesi dove il covid sta dilagando ma anche ai focolai che si sono avuti dopo le proteste di piazza delle scorse settimane, oltre al minor tasso di vaccinati rispetto al resto d'Italia. Una tendenza che nemmeno la nuova e restrittiva certificazione ha modificato più di tanto; non si registrano grandi richieste di nuove vaccinazioni né di terze dosi o dosi booster. Insomma, come da tradizione, nel capoluogo giuliano una parte della popolazione rimane avversa alla campagna vaccinale.

Intanto l'arrivo della variante Omicron suggerisce ulteriore prudenza. "È il momento della responsabilità" ha affermato il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, che con i prefetti italiani sta lavorando alla stretta sui controlli, prevista dallo stesso decreto-legge che introduce il green pass rafforzato. Il nodo, in particolare, è quello di assicurare verifiche a campione su bus e metropolitane, ma le forze dell'ordine lamentano carenze negli organici, ma, nonostante ciò, si punterà ad ottimizzare al massimo l'impiego per garantire un Natale presidiato. Un potenziamento del monitoraggio ci sarà anche ai valichi di frontiera e negli aeroporti, proprio alla luce della diffusione di Omicron.

Davide Fifaco