Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Giorgia Meloni potrebbe essere la prossima leader del centro destra. Così almeno dicono gli ultimi sondaggi, che confermano l’ascesa continua di Fratelli d’Italia e della leadership della presidente del partito.
Per la prima volta dalla nascita di Fratelli d’Italia, i sondaggisti di Demos e Ipsos indicano il partito davanti alla Lega, da anni la prima forza del centro destra.
Secondo un sondaggio Ipsos si tratta di qualche decimo di punto, ma il sorpasso c’è: il partito di Giorgia Meloni potrebbe contare sul 20,5 per cento dei consensi degli intervistati, contro il 20,1 della Lega, e fra l’altro è anche a pochi decimali dal PD, che ora sarebbe il primo partito nelle intenzioni di voto in Italia con il 20,8.
Non è tutto: Giorgia Meloni viene anche indicata da un altro studio, quello di Demos, come leader preferita del centrodestra. Fra gli elettori consultati, uno su tre preferisce la leader di Fratelli d’Italia, mentre Salvini e Berlusconi sono staccati con meno del 10 per cento dei consensi.
Altri sondaggi danno la Lega ancora avanti, ma si tratta in ogni caso di decimali e la tendenza è ormai chiara da mesi, cambiando profondamente gli equilibri nel centro destra: Giorgia Meloni ha sicuramente beneficiato della decisione di rimanere, unica nel centro destra, all’opposizione, e non sembra ansiosa di dare vita a progetti di fusione, partiti unici, o federazioni più o meno strette, a cui invece puntano Berlusconi e, in misura minore, Salvini.
“Nell'Italia di oggi – ha tagliato corto la leader di Fratelli d’Italia - le priorità sono altre”. Il suo partito dal 2019 non ha mai smesso di crescere: dal 6,5 delle politiche, è arrivato in doppia cifra due anni fa, e ora è il maggior pretendente alla guida del centro destra, sfruttando anche le indecisioni della Lega, le difficoltà di forza Italia, il calo di consensi del Movimento 5 stelle, partiti in crisi che sembrano aver gradatamente ceduto consenso a Giorgia Meloni.
La prima prova sul campo saranno le amministrative di ottobre, una consultazione su cui però il centro destra sta avendo difficoltà a definire le candidature: un ulteriore segnale del processo di riequilibrio all’interno degli alleati.

Alessandro Martegani