Foto: Adnkronos
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Dopo l'ennesimo sfregio (si tratta della quarta volta in un anno che il murale viene deturpato) alla sua opera che raffigura la famiglia dei Simpson deportata nei campi di concentramento nazisti per raccontare il prima e il dopo la deportazione e l'orrore dell'olocausto, l'artista aleXandro Palombo ha spiegato: "Non reagire alle ripetute azioni d'odio ci porterà a normalizzare il pericolo dell'antisemitismo e a potenziare il male dell'indifferenza che inghiotte tutto e tutti. Chi volta lo sguardo davanti a questi scempi è complice del problema. Gli ultimi sfregi antisemiti e quelli degli scorsi mesi rimarranno come testimonianza e parte integrante dell'opera che tramuterà questo mare d'odio in strumento di sensibilizzazione e consapevolezza contro l'indifferenza e l'antisemitismo".

Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che afferma: "Anche a Milano si sente il ritorno dell'antisemitismo. La memoria ci insegna, ci dà una guida e soprattutto ci dice che i tempi possono tornare, anche non drammatici come in passato. Anche a Milano un ritorno dell'antisemitismo si sta sentendo". Sala ha aggiunto: "Bisogna imparare dagli errori del passato e Milano ha questa capacità di imparare a coniugare passato, presente e futuro", ha concluso.

A Roma i partecipanti a un sit-in davanti alla Farnesina, tra cui i movimenti pro-Palestina e Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio, che da sempre supporta la causa palestinese, hanno tentato di tingere di rosso la bandiera di Israele. Le forze dell'ordine sono intervenute impedendolo e sostenendo che si tratti di "offesa e vilipendio alla bandiera", tra le proteste degli attivisti.

Infine, sono state rinvenute due scritte pro-Palestina sul muro esterno del Centro Culturale San Gaetano, nel centro di Padova. Gli autori hanno scritto con uno spray di color rosso "Palestina libera" e "Ora, sempre, resistenza". Ad accorgersi del fatto è stata la Digos della questura di Padova, che sta visionando le telecamere della zona per risalire all'identità degli autori.

Davide Fifaco