Manifestazione antifascista a Trieste Foto: Radio Capodistria /Davide Fifaco
Manifestazione antifascista a Trieste Foto: Radio Capodistria /Davide Fifaco

Tra musica e slogan antifascisti non sono purtroppo mancati atti di intolleranza tra gli antifascisti, in particolare contro gli esponenti del Partito Democratico.

Nessun contatto tra i manifestanti dei due cortei. Serrande abbassate, mezzi blindati della polizia a delimitare le strade. Barriere di acciaio e transenne ad indirizzare l'enorme flusso di persone. Una sabato decisamente diverso dal solito per i triestini di San Giacomo e di Piazza Goldoni, le zone di partenza e di arrivo del corteo organizzato da “Trieste Antifascista-Antirazzista”.

Qualche tensione all'inizio del corteo, quando uno sparuto gruppo di persone ha contestato la presenza del Partito Democratico; per evitare polemiche i dem hanno nascosto le bandiere ed hanno continuato a manifestare dietro al loro striscione. I contestatori hanno tentato di strappare anche quello dalle loro mani, provocando la caduta di uno del Pd che ha dovuto poi ricorerre alle cure dei sanitari.

Il resto della giornata è invece proseguito in un clima di festa, tra musica, balli, l'immancabile (in questo caso veramente l'unica) bandiera tricolore con la stella rossa, slogan antifascisti e saluti indirizzati a Lidia Menapace, partigiana 94enne che ha tenuto un discorso in piazza Goldoni, dove il corteo avrebbe dovuto concludersi. Così però non è stato, visto che le forze dell'ordine, per timore di scontri per la vicinanza dei militanti di CasaPound hanno rallentato per quasi un'ora l'assembramento in piazza, esasperando gli animi degli organizzatori che dopo qualche protesta hanno prima lanciato slogan contro le stesse forze dell'ordine e successivamente hanno deciso di concludere la manifestazione al punto di partenza, ovvero piazzale San Giacomo.

Visti i timori della vigilia si può tranquillamente affermare che la giornata si è chiusa nel migliore dei modi, anche grazie al lavoro della Polizia che ha sempre tenuto lontane le due compagini. Trieste ora potrà accogliere tranquillamente e pacificamente il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, in visita nel capoluogo giuliano per la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate.

Tornando alla manifestazione di oggi, sorpresi anche gli organizzatori per il grande numero di partecipanti al corteo contro CasaPound, come ha dichiarato uno dei portavoce di “Trieste Antifascista-Antirazzista”, Riccardo Laterza: “siamo soliti usare l'ottimismo della volontà, ma qua, vista l'incredibile partecipazione, siamo veramente andati oltre. Questa è la dimostrazione che quando si riesce a parlare ad una città per esprimere il valore dell'antifascismo, dell'antirazzismo e dell'antisessismo, che per noi sono valori minimi, sui quali si deve regolare la vita civile di una città, di una comunità, di un Paese, la risposta è massiccia. È determinata a dire che le istituzioni non hanno compreso la natura eversiva ed incompatibile dei valori per una convivenza civile con CasaPound”.