Foto: Archivio personale/Kristijan Cerovac
Foto: Archivio personale/Kristijan Cerovac

Alla cerimonia per la Giornata del Ricordo di stamattina al Quirinale, era presente pure una delegazione della Comunità' Nazionale Italiana di Slovenia e Croazia. "Un intervento di respiro amplissimo che potrebbe essere definito quasi un manifesto politico ideale, che traccia la linea di quello che dovrà essere la futura integrazione e collaborazione", così il presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul definisce il discorso del Capo dello Stato italiano Sergio Mattarella e aggiunge: "Una cerimonia equilibrata molto sentita; sono state toccate le vicende delle terre orientali e ricordato il dramma delle foibe e dell'esodo con degli interventi molto precisi" ha detto ancora Tremul che ha ricordato ancora gli interventi del ministro degli esteri Tajani e del presidente della FederEsuli de Vergottini. "Il primo ha ricostruito alcuni fatti drammatici che hanno toccato gli italiani ma poi ha parlato molto della prospettiva della collaborazione, dell' amicizia e della pace tra Italia, Croazia e Slovenia mentre de Vergottini ha nominato la collaborazione con l'Unione Italiana", ha spiegato ancora Tremul secondo cui la presenza dei rappresentanti della minoranza slovena, di quella italiana di tanti esponenti governativi e istituzionali, delle associazioni degli esuli sta a significare che si e' sulla strada giusta che e' quella della pace e dell'amicizia.
Il deputato italiano al Parlamento di Lubiana Felice Žiža ha ricordato che negli anni si e' andata rafforzando la condivisione tra esuli e rimasti mentre la cerimonia al Quirinale e' stata molto sentita. "Dall'istituzione di questa giornata, ovvero dal 2004, ci si rende conto di quanto sia importante ricordare, sapere, conoscere" ha detto Žiža e ha aggiunto: "La violenza subita dagli italiani che hanno dovuto abbandonare le nostre terre, l'esodo forzato, le foibe sono fatti che non possono venir scordati ma non bisogna portare ne' odio ne' rancore". Per il deputato al seggio specifico la memoria deve servire a vivere il presente e soprattutto a costruire il futuro comune all'interno dell'Unione europea. "Più volte in questi giorni e anche oggi è stata ricordata l'adesione della Croazia nell'area Schengen e nell'eurozona e questa e' un ulteriore opportunità per rafforzare il dialogo e la collaborazione in un Europa sempre più unita che vuole vivere un presente e un futuro di pace, condivisione e libertà", ha concluso il parlamentare della CNI.

Lionella Pausin Acquavita