Attualmente sono 95.262 le persone malate di Coronavirus in Italia, con un incremento di 1.195 unità rispetto al precedente rilevamento. Martedì l'incremento era stato di 880 casi. 139.422 finora i contagiati in totale nel Paese, tenendo conto anche dei decessi e delle guarigioni. I dati sono stati forniti dalla Protezione civile. Il totale delle vittime è arrivato a 17.669, 542 i nuovi decessi. Per il quinto giorno consecutivo calano i ricoveri in terapia intensiva: ora sono 3.693 i pazienti in questi reparti, 99 in meno rispetto alle precedenti comunicazioni. Calati contagiati e morti anche in Lombardia, l'assessore al regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha dichiarato: “il traguardo è molto vicino, vogliamo raggiungerlo a tutti i costi, ma a Pasqua tutti a casa”.
In Friuli Venezia Giulia aumentano i contagi ma calano decessi e pazienti in terapia intensiva. I casi totali di contagio da Covid-19 in regione sono 2.218, un incremento di 64 unità; 5 nuovi decessi, che portano a 169 il numero totale delle vittime, 349 i pazienti totalmente guariti. A Trieste si registrano in tutto 87 decessi, ad Udine 50, a Pordenone 29 ed a Gorizia 3.
A metà settimana si conoscerà molto probabilmente la app di tracciamento italiana del Coronavirus, scelta dalla gruppo di esperti tecnologici del governo, per accompagnare la cosiddetta “fase due” della ripresa. Verrà adottata la tecnologia bluetooth che soddisfa molti requisiti. Ancora aperta la questione della raccolta, uso e conservazione dei dati relativi agli utenti. Ciò permetterà, una volta individuati i contagiati o chi con loro è entrato in contatto, di svolgere tamponi a tappeto ed in base ai risultati riprendere gradualmente le attività produttive.
L'app non sarà comunque risolutiva, perché molti pazienti contagiati sono anziani e non possiedono uno smartphone, mentre altre persone, in quanto asintomatiche, non sanno nemmeno di essere positive. Per far funzionare il sistema è necessario però mettere i cittadini in condizione di sapere con certezza se si è stati contagiati.
L'altra sfida è poi convincere un numero sufficiente di persone ad installare l'app; per renderla uno strumento efficace dovrebbe essere utilizzata almeno dal 60% della popolazione. Da valutare anche gli snodi legati alla privacy.

Davide Fifaco

Foto: EPA
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