Continuano con cadenza quotidiana i rintracci di gruppi di migranti da parte delle forze dell’ordine italiane in tutto il Friuli Venezia Giulia. Gruppi di cittadini afghani e pakistani, alcuni minorenni, sono stati fermati sia sul carso triestino, sia nelle altre aree di confine della regione al ritmo di molte decine ogni giorno.
Gli ultimi sono stati una ventina di cittadini afghani intercettati mentre camminavano lungo una strada provinciale di Trieste, e un'altra decina di persone, a San Giovanni al Natisone. A Udine intanto la Caserma Cavarzerani, dove nelle scorse settimane era anche scoppiata una rivolta dei richiedenti asilo, non è più “zona rossa”, dopo che tutti gli occupanti sono risultati negativi al tampone effettuato dal personale dell'azienda sanitaria.
Il tema immigrazione rimane però terreno di scontro a livello nazionale anche in vista delle regionali del 20 e 21 settembre: la tensione è salita soprattutto in Sicilia, dove il governo ha deciso d’impugnare il provvedimento del presidente Nello Musumeci, che punta alla chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti sull'isola per motivi sanitari.
La gestione del fenomeno migratorio, ha confermato il governo italiano, è competenza dello Stato, e non delle Regioni, e l’ordinanza, ha detto il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, “è priva di ogni fondamento giuridico, ed è soltanto il manifesto di propaganda e polemica politica. Non vorrei – ha aggiunto - che si utilizzassero i problemi della Sicilia per fornire argomenti alla campagna elettorale di Salvini nelle altre regioni”.
E proprio Matteo Salvini, che ha lanciato pesanti accuse alla maggioranza di governo in tema d’immigrazione, è stato protagonista di un botta e risposta con la ministra dell’interno Luciana Lamorgese che aveva accusato il leader della Lega di “scarso rispetto per le istituzioni”. “Io posso stare simpatico o antipatico, - ha replicato Salvini - ma da ministro ho azzerato gli sbarchi e chiuso i porti, mentre chi sta al governo ora fa arrivare cani e porci”.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
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