Foto: MMC RTV SLO
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“Il governo vuole riconoscere il grande peso dei sei milioni di cittadini italiani che vivono all’estero, che rappresentano una grande risorsa, protagonisti della politica estera, nostri ambasciatori nel mondo”: Queste parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso della Festa della Musica alla Farnesina, si riferiscono anche ai delegati Consiglio del Generale degli italiani all’Estero, riunito a Roma fino a domani.
Il Cgie è composto da 63 Consiglieri, di cui 20 di nomina governativa e 43 eletti il 9 e 10 aprile 2022, in rappresentanza delle comunità italiane di tutto il mondo. L’organismo non era stato praticamente operativo negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia che ne aveva bruscamente limitato le attività. Il primo atto del rinnovato Consiglio è stata la nomina del segretario generale e dei quattro vice segretari generali e dei quattro componenti del comitato di presidenza, in rappresentanza delle quattro circoscrizioni estere: Europa, America Settentrionale e Centrale, America Meridionale, Africa Asia Oceania e Antartide.
Al vertice è stato confermato il segretario generale uscente Michele Schiavone, che ha sottolineato il ruolo centrale del Consiglio e auspicato che l’integrazione dei sei milioni di cittadini italiani residenti all’estero e il “dialogo costante con gli italodiscendenti per arricchire la politica estera e riconoscere i diritti di tutti i suoi cittadini”, diventino delle priorità per l’attuale governo.

Schiavone ha anche sottolineato come i componenti del Consiglio siano stati rinnovati “per due terzi, registrando tra i consiglieri alcuni esponenti della nuova mobilità, studenti universitari, ricercatori” anche se la presenza di donne è “ancora troppo limitata rispetto al raggiungimento della parità e delle pari opportunità cui aspiriamo”.
Presente alla seduta d’insediamento anche il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, ceh ha ricordato come “le comunità degli italiani all’estero sono un prezioso tratto distintivo della storia italiana e hanno un ruolo strategico. L’obiettivo - ha concluso - è consolidare i legami tra comunità nel mondo e istituzioni”, “a fronte del numero crescente di italiani all’estero, un fenomeno che interessa anche giovani connazionali che espatriano senza precise sicurezze”.

Alessandro Martegani