Non sarà più obbligatorio coprirsi il naso e la bocca all’aperto: anche la Giunta del Friuli Venezia Giulia, seguendo di pochi giorni quanto deciso dal Veneto, ha confermato, con un’ordinanza ormai attesa, la fine dell’obbligo d’indossare una mascherina o una copertura per naso e bocca nei luoghi aperti.
Il Friuli Venezia Giulia era una delle regioni che aveva introdotto l’obbligo di portare sempre una protezione: una misura di sicurezza presa anche per agevolare un’accelerazione delle riaperture. L’ordinanza con cui era stato sancito però era in scadenza, e nel nuovo provvedimento non è più previsto.
Il Governatore Massimiliano Fedriga, ha confermato che l’uso della protezione per le vie respiratorie sarà obbligatoria nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, e all’esterno se non è possibile mantenere la distanza di sicurezza. Tutti dovranno però avere con sé sempre una mascherina a disposizione.
Una decisione basata soprattutto sulle cifre del contagio in Friuli Venezia Giulia, regione che negli ultimi dati per la prima volta non ha registrato alcun nuovo contagio e vede il numero dei positivi in costante calo. Fedriga ha però ribadito che non bisogna allentare l’attenzione, invitando tutti i cittadini al mantenimento delle distanze di sicurezza, delle regole d’igiene e di prevenzione.
Contemporaneamente alla fine dell’obbligo della mascherina, ci sarà anche il ritorno a regime del trasporto pubblico locale su gomma e via mare sull'intero territorio regionale. Saranno ripristinate le originarie corse e orari di servizio dei mezzi pubblici, anche se rimarranno i limiti al numero dei passeggeri, e le norme igienico sanitarie da tenere a bordo dei mezzi.
Con la nuova ordinanza viene anche confermata l'apertura di una serie di attività in gran parte già ripartite: fra le altre ci sono però anche strutture ricettive, uffici rivolti al pubblico, piscine, palestre, musei, archivi e biblioteche, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi, cinema e spettacolo, parchi tematici e di divertimento, sagre e fiere.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO/ARC
Foto: MMC RTV SLO/ARC