Foto: EPA
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La nave Louise Michel, appartenente all'omonima Ong, finanziata anche dallo street artist Banksy, del quale non si conosce la vera identità, nelle scorse ore doveva dirigersi a Trapani per far sbarcare i migranti tratti in salvo, ma durante il tragitto ha continuato ad effettuare salvataggi, violando le disposizioni del nuovo decreto del Governo italiano sulle ong.

Per questo motivo l'imbarcazione è stata bloccata nel porto di Lampedusa dalle autorità italiane.
Sulla nave ci sono 180 persone, soccorse in cinque diversi operazioni mentre erano impegnate nel tentativo di attraversare il Mediterraneo con barchini di fortuna.

A questi salvataggi hanno contribuito anche le motovedette della capitaneria di porto e della Guardia di Finanza. A renderlo noto sono gli stessi attivisti, che attribuiscono la ragione del fermo alla violazione del decreto migranti del governo Meloni, che ha semplificato le procedure di espulsione e ristretto i criteri per poter usufruire della cosiddetta protezione speciale. Secondo quanto riferisce la Ong, comunque, all’equipaggio della nave non sarebbe stata fornita una spiegazione ufficiale circa il fermo.

L’ipotesi più probabile è che la Louise Michel abbia infranto l’obbligo di recarsi al porto assegnato, quello di Trapani, dopo il primo salvataggio.
Intanto la nave è stata sottoposta a controlli ed a fermo amministrativo.

La Guardia costiera, ha spiegato che la Luise Michel ha complicato i soccorsi con la non osservanza delle disposizioni e rallentato il raggiungimento di un porto di sbarco, mentre in circa 48 ore sono state soccorse oltre 3.300 persone a bordo di 58 imbarcazioni.
Nella scorsa notte, infine, sono arrivati 650 migranti, all' interno del porto di Roccella Ionica a bordo di un peschereccio di 30 metri partito dalla Libia e sfuggito ad ogni controllo.

I richiedenti asilo, tutti uomini, provengono da Siria, Pakistan, Egitto e Bangladesh ed hanno viaggiato per circa 5 giorni prima di entrare in porto sbattendo contro un'altra imbarcazione utilizzata in un precedente arrivo.

Davide Fifaco