L’emergenza coronavirus e il blocco delle città in Italia hanno purtroppo fornito ai truffatori nuove occasioni di lavoro. Accanto ai bollettini dei contagi e a quelli dei controlli, c’è infatti un’altra triste classifica che sta crescendo, quella delle truffe e dei tentativi di approfittare della situazione.
Anche in questo caso molte truffe corrono sul web: l’associazione dei consumatori ha denunciato nuove truffe legate al coronavirus sulla rete e sui social network, dalle offerte di kit anti virus totalmente inutili, alle mascherine vendute a prezzi astronomici, anche a 20 euro al pezzo, ai farmaci miracolosi che eviterebbero il contagio.
Ci sono anche tentativi quasi comici, come l’invito ad installare un antivirus sul computer per evitare il contagio da covid-19.
Sono però le truffe porta a porta le più pericolose, anche perché solitamente sono messe in atto ai danni delle persone anziane, ancor più isolate e spesso spaventate dall’emergenza e dall’impossibilità di vedere parenti e amici.
Solitamente gli sciacalli s’introducono nelle case spacciandosi per incaricati della protezione civile o delle aziende sanitarie dicendo di dover fare un tampone o distribuire materiale sanitario, per poi commettere furti o chiedere denaro.
Sui muri dei palazzi di molte città italiane, da Torino a Bari, è poi stato affisso nelle scorse settimane un falso volantino attribuito al Ministero dell'Interno, con tanto di logo della Repubblica Italiana, che invitava i residenti a lasciare le abitazioni per rientrare nel loro domicilio di residenza minacciando un'ammenda da 206 euro e “la reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi”, con tanto di richiesta di presentare i documenti di identità e il contratto d’affitto.


Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO