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Valutate positive le relazioni tra i due Paesi e sottolineata dai capi diplomazia l'importanza del Comitato di coordinamento interministeriale al quale esprimono pieno appoggio per il proseguimento dei lavori. Nell'ambito dell'iter di approvazione della Manovra italiana, Cerar ha sollecitato il mantenimento dei fondi destinati ai mezzi di informazione della minoranza slovena. Cerar ha inoltre ribadito la necessita di cerare un canale di comunicazione diretto tra la minoranza slovena e l’esecutivo italiano. Per quanto riguarda invece il Narodni Dom-Casa del Popolo di Trieste, Cerar ha rinnovato l’invito al governo italiano di restituire la struttura in gestione alla comunità slovena in occasione del centesimo anniversario dall’incendio fascista della Casa del Popolo, ovvero nel 2020. Per quanto riguarda il finanziamento dei media sloveni, il premier si attende una reazione da parte del governo, sollecitata dal Ministero agli esteri, affinché vengano garantiti i fondi necessari per l’editoria, di fondamentale importanza per il consolidamento dell’identità. Il Ministro italiano Moavero Milanesi ha assicurato il problema verrà posto al governo. Sulla rappresentanza parlamentare, Cerar, ammettendo che un trattamento di reciprocità è in questo momento poco reale, ha però detto di attendersi una maggiore costanza e presenza dei rappresentanti minoritari nel parlamento. Per quanto concerne invece la crisi migratoria i due hanno detto che i paesi maggiormente coinvolti dovrebbero, a livello informale, instaurare rapporti stretti con i paesi africani e del Vicino Oriente. Nell'ambito della visita in qualità di Ministro degli esteri sloveno, Cerar, ha incontrato in Vaticano Papa Francesco e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher con i quali ha parlato della crisi migratoria, sviluppo sostenibile e la povertà nel mondo.