Luigi Di Maio ha annunciato di voler rimettere il suo mandato di capo politico al giudizio degli iscritti al Movimento 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha espresso contrarietà alla votazione, affermando che "è da vecchia politica mettere in discussione il leader per una sconfitta dopo le prime elezioni". Fico ha mostrato insofferenza per quello che il Movimento 5 Stelle è diventato, dicendo di non sapere più quale è la direzione intrapresa, di non capirne più i valori ed i principi. Ha poi aggiunto: "Possiamo dirci che in questo anno tante scelte sono state dettate da un'idea di comunicazione malata, che non corrisponde ai nostri valori. Se la comunicazione si mangia la politica, si è mangiata tutto. E anche noi stessi. Su tante questioni abbiamo guardato prima un sondaggio, siamo caduti negli errori fatti dagli altri partiti". "Serve più lavoro sul territorio" la chiosa del presidente della Camera.
Alessandro Di Battista ha invece chiesto una "strutturazione migliore" del Movimento, spiegando che non sarà un compito solo in capo a Di Maio e che la fiducia al vicepremier va ribadita. Di Battista ha inoltre aggiunto che il limite dei 5 Stelle è di essere composti da brave persone e quindi di aver scelto i ministeri più complicati e di aver predisposto i provvedimenti più complessi ed ha poi annunciato il suo ritorno alla politica, con una candidatura fra 4 anni. Sui rapporti con Salvini ha poi precisato: "Io non posso pensare che Salvini che ha vinto le elezioni, che è il leader del principale partito oggi in Italia, possa mandare tutto a carte quarantotto con la lettera che gli manda Bruxelles e con le problematiche della futura legge di Bilancio per difendere un sottosegretario eventualmente condannato per peculato".
In conclusione, Di Maio ha voluto sottolineare: "Se oggi vengo riconfermato non restiamo fermi, dobbiamo cambiare delle cose. Dobbiamo avviare una nuova organizzazione. Il M5S non perde mai, o vince o impara, io la vedo così, questa è la nostra storia e da qui dobbiamo ripartire".

Davide Fifaco

Foto: Reuters
Foto: Reuters