Circondato da misure di sicurezza strettissime, il presidente cinese Xi Jinping è giunto ieri a Roma: il Boeing dell'Air China è atterrato all'aeroporto di Fiumicino, subito dopo il presidente e il suo seguito si sono trasferiti al Grand hotel Parco dei Principi di Roma, interamente riservato alla delegazione cinese. Poco prima era atterrato un altro aereo con a bordo la delegazione ed i giornalisti al seguito.
Tutto il percorso è stato blindato, e la zona è stata pattugliata anche in cielo con degli elicotteri. L'aeroporto era una delle otto aree di massima sicurezza previste dalle forze dell'ordine, accanto a due "green zone", predisposte nella Capitale per tutta la visita.
In tutto per vigilare sulla sicurezza del presidente cinese e della delegazione, quasi 500 persone, sono stati mobilitati mille agenti fra polizia, carabinieri, guardia di finanza, tiratori scelti ed unità cinofile.
Al Quirinale Xi Jinping avrà un colloquio con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, poi sarà la volta dei presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Previsti anche incontri con i rappresentanti delle categorie economiche, accanto a iniziative collaterali su vari settori fra il mondo delle imprese e i rappresentanti della delegazione.
Il momento più atteso però sarà la firma, prevista per domani mattina a Roma, del memorandum sulla "Belt & Road Initiative", ribattezzata in Italia "Via della Seta". Si tratta di una serie d'impegni e accordi, in particolare in materia di trasporti, commercio e politiche fiscali, che farebbero fra l'altro dell'Italia un interlocutore privilegiato di Pechino in Europa.
Xi Jinping e Giuseppe Conte sigleranno il documento, che continua a dividere però l'Italia dall'Europa e dagli Stai uniti, impegnati in una guerra commerciale con la Cina, ma anche le forze politiche interne, per i timori di un'ingerenza dei cinesi negli affari interni italiani, e della presa di controllo di strutture strategiche, come i porti, i trasporti e le telecomunicazioni.

Alessandro Martegani

Foto: Radio Capodistria/Corriere della sera
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