Foto: Pixabay
Foto: Pixabay

Oggi presso il Ministero per lo Sviluppo Economico è stato firmato l'accordo relativo all'Ilva. Prevede 10.700 assunzioni, una cifra molto vicina al numero di dipendenti che al momento lavorano nell'acciaieria di Taranto. Gli altri lavoratori dovrebbero essere assunti entro il 2023. L'accordo prevede anche un piano di incentivi all'esodo, volontario e anticipato, con bonus da 100 mila Euro. I lavoratori dovranno confermare l'accordo attraverso un referendum, che dovrebbe svolgersi entro il 13 Settembre. I diritti acquisiti non sono stati e non dovrebbero essere modificati. I sindacati sembrano soddisfatti, lo sciopero previsto per l'11 Settembre è stato revocato.

Con l'accordo sull'ILVA "Abbiamo raggiunto un obiettivo in tre mesi dopo sei anni di inconcludenze - commenta Di Maio - "Il vero obiettivo ora è rilanciare Taranto con una legge speciale che troverà i suoi fondi nella manovra: cCi concentreremo su un piano di sviluppo della città, mentre l'amministrazione straordinaria di Ilva, che continuerà a esistere, sarà un controllore che vigilerà con il fiato sul collo sugli impegni che ha preso ArcelorMittal" conclude il Vice Premier, che incassa i complimenti del Primo Ministro Conte.

Sulla vicenda, si esprime anche Martina: "Il ministro Di Maio fa retromarcia e segue impostazione dei nostri governi. Ora ci vole massima attenzione per gli investimenti ambientali", scrive il Segretario del PD sul suo profilo twitter.