Foto: freedigitalphotos.net
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L'Italia negli ultimi 10 anni è un Paese dove è cresciuta la sicurezza. Lo conferma il 56esimo rapporto Censis. In questo lasso di tempo il numero delle denunce è infatti diminuito del 25,4%. Ciò nonostante, il 51,7% degli italiani teme di rimanere vittima di reati, in particolare legati al mondo informatico. Cresce invece il numero di denunce di violenza sessuale, del 12,5%.

In diminuzione gli omicidi: nell'ultimo decennio questi efferati delitti sono calati del 42,4% passando dai 528 del 2012 ai 304 del 2021. Nell'ultimo anno, in particolare, in 32 province italiane, dove risiedono nel totale quasi 11 milioni di persone, non è stato commesso neppure un omicidio.

In calo anche rapine e furti in casa, del 48, 2% le prime e del 47,5% i secondi. Anche i furti di automobili sono nettamente diminuiti, del 43,7%.
Milano risulta essere la provincia con più denunce in rapporto al numero di residenti, con 59,9 reati ogni mille abitanti, a fronte di una media nazionale di 35,7. Seguono Rimini (55), Torino (50,6), Bologna (49,8) e Roma (48,6). Firenze è settima (47,3), Napoli al decimo posto (42,2).

Oltre all'aumento delle denunce per violenza sessuale, crescono però anche le estorsioni, con un +55,2% tra il 2012 e il 2021. Questo tipo di reato, secondo il Censis, rappresenta "una spia della pressione della criminalità organizzata" che aumenta nei periodi di crisi economica.
Infine, sono in netta crescita tutti i reati legati al mondo informatico: le truffe e le frodi online denunciate nel 2021 sono cresciute del 152,3% rispetto al 2012 ed in generale gli illeciti informatici, nell'ultimo decennio, sono aumentati di oltre il 200%.

Davide Fifaco