Foto: MMC RTV SLO/Martegani
Foto: MMC RTV SLO/Martegani

Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre dell'Istria, di Fiume, e della Dalmazia nel secondo dopoguerra: questo lo scopo del Museo del Ricordo la cui istituzione è stata decisa dal Consiglio dei ministri italiano.

Per la realizzazione e la gestione del museo sarà creata una Fondazione, costituita dal ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, alla quale potranno partecipare anche altri soggetti pubblici e privati. Lo stanziamento complessivo ai fini dell'istituzione e dell'allestimento del "Museo del Ricordo" è di 8 milioni di euro per il triennio 2024-2026.

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha dichiarato: "La realizzazione del Museo è un dovere storico verso gli esuli istriani, fiumani e dalmata che hanno subito la dittatura comunista di Tito. Queste tragedie non devono essere dimenticate. Sono una parte importante della storia italiana e devono essere conosciute e comprese dalle nuove generazioni".

Parole simili anche da parte del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che afferma: "Il governo ha dato il via libera a un testo per far nascere il Museo del Ricordo. Roma, Capitale d'Italia, e il Lazio, divengono custodi e promotori, in tal modo, di una doverosa memoria collettiva e nazionale. Gli orrori generati dai totalitarismi del XX secolo devono farsi testimoni concreti e attuali presso le nostre giovani generazioni e, soprattutto, presso quelle del futuro. Abbiamo, perciò, sviluppato questo ambizioso progetto con il Ministero della Cultura, grazie alla sinergia con il Ministro Sangiuliano, che vedrà presto sorgere, a Roma, un luogo-simbolo non solo del dramma vissuto dai nostri connazionali del confine orientale nel corso di tutto il '900, ma ospiterà e farà emergere dall'oblio tutti i 'ricordi' cancellati dalla storia. È un dovere morale cui la Regione crede fermamente", ha concluso Rocca.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, spiega: "Sono fiero che il governo di cui mi onoro di far parte abbia deciso di istituire questo museo a Roma e soprattutto che l'approvazione del ddl arrivi a ridosso del 10 febbraio. A Basovizza quest'anno ci inginocchieremo con un elemento in più per ricordare sempre il dolore e la violenza perpetrata sui nostri connazionali".

Davide Fifaco