Foto: Reuters
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Ingerenza o occasione per dialogare? L'intervento del Vaticano sul ddl Zan sta facendo discutere la politica in Italia, tra chi critica le posizioni della Santa Sede e chi, invece, si dice pronto al confronto. Da San Pietro ritengono che il disegno di legge, così come è ora, potrebbe configurare una violazione del Concordato, mettendo a rischio la piena libertà della Chiesa cattolica. La richiesta è quindi quella di "rimodulare" la proposta Zan contro l'omofobia. Un appunto che monsignore Richard Gallagher, il diplomatico vaticano che tiene i rapporti con gli Stati, ha fatto pervenire sul tavolo del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle difendono a spada tratta la legge, con il segretario dem Enrico Letta che lascia però spazio al confronto e disponibilità al dialogo, pur sostenendo l'impianto della legge. Posizione sostenuta anche da Italia Viva, con Ettore Rosato che afferma: "Proviamo ad ascoltarle queste obiezioni di merito che sono arrivate, non solo dal mondo cattolico". Il leader della Lega, Matteo Salvini apre anche egli al confronto ed afferma: "Sul ddl Zan io sono pronto a incontrare Letta, anche domani".
Rimane il fatto che è la prima volta che il Vaticano sfodera l’’arma' del Concordato per chiedere la revisione di una legge italiana che andrebbe ad influire anche sulle scuole cattoliche per le quali i genitori pagano una retta e che così si dovrebbero 'adeguare' a nuovi eventi e programmi legati anche all'omofobia e ad una concezione della famiglia che non coincide con la dottrina della Chiesa.
Ovvia la levata di scudi delle associazioni Lgbt che sottolineano che "il tentativo esplicito e brutale è quello di sottrarre al Parlamento il dibattito sulla legge e trasformare la questione in una crisi diplomatica, mettendola nella mani del Governo Draghi per far sì che tutto venga congelato".
Ora si attende proprio l'intervento del premier Draghi, che secondo le fonti di Palazzo Chigi, sta approfondendo la questione e si esprimerà dopo aver fatto tutte le valutazioni del caso. Ci si attende comunque un'iniziativa "morbida" da parte del capo del governo.

Davide Fifaco