Foto: Reuters
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È partita la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid in Italia, con la priorità alle categorie vulnerabili, indicate da una circolare del ministero della Salute; tra questi gli immunocompromessi, i trapiantati, ed i malati oncologici con determinate specificità. Sono complessivamente 931mila gli interessati. Tra i 'fragili' ai quali è stata fatta la terza iniezione, tanti giovani, come i pazienti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: si tratta principalmente di ragazze e ragazzi immunodepressi, trapiantati, con insufficienza renale cronica, in dialisi. Il commissario straordinario per l'emergenza epidemiologica, Francesco Figliuolo, ha spiegato che tutti i presidenti di Regione sono pronti anche per partire con la terza dose per i residenti delle Rsa, gli over 80 e per il personale sanitario, non appena il Comitato tecnico scientifico darà il via libera. In Piemonte, il governatore Alberto Cirio ha già assicurato che verranno convocati tutti i soggetti fragili che rientrano nell'elenco del ministero e saranno vaccinati rapidamente, probabilmente nell'arco di 15/20 giorni.
Per il 15 ottobre, quando entrerà in vigore il decreto sul green pass, il Governo punta ad accelerare sull'immunità di gregge, dopo settimane di somministrazioni contenute.
Negli ultimi giorni, ha spiegato ancora Figliuolo, c'è stato un incremento delle prenotazioni e nei prossimi si osserverà se questa tendenza sarà consolidata. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco sarà però difficile riuscire ad arrivare all'immunità di gregge, visto che ancora non si può abbassare l'età della vaccinazione; rimane comunque fondamentale procedere velocemente con le vaccinazioni - ha aggiunto Pregliasco - per ottenere quanto prima una convivenza civile con il virus.
Intanto in tutto il Paese l'ultimo bollettino giornaliero parla di 44 vittime ed un tasso di positività che sale a sfiorare il 2%, in crescita rispetto all'1,4% del giorno precedente.

Davide Fifaco