Foto: Reuters
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Il ministro italiano della Salute, Roberto Speranza, ha firmato la nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Inoltre, la Colombia è stata aggiunta alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito. Continua quindi la linea della prudenza da parte del governo che va anche verso una stretta, in particolare sulle discoteche ed i locali all'aperto, per contrastare il fenomeno degli assembramenti dovuti alla movida di questo periodo estivo.
Per evitare che ogni regione proponga una propria ordinanza il ministro Boccia ha cercato l'intesa con i Governatori.
Dopo i casi di positività di viaggiatori tornati da Croazia e Grecia il governo conferma la scelta dei tamponi rapidi all'aeroporto per chi ritorna dai Paesi a rischio, ma non la Francia, nonostante l'aumento considerevole dei contagi. Previsti la certificazione di un test molecolare o antigene negativo fatto nelle ultime 72 ore o l'obbligo di tampone entro 48 ore dal rientro in Italia.
Niente quarantena per chi rientra dai Paesi dell'area Schengen con alta incidenza di contagi, come Spagna e Grecia, tranne ovviamente, per chi dovesse risultare positivo al tampone il cui esito dovrebbe arrivare nel giro di 15-20 minuti. Al ministero della Salute si attendono gli ultimi documenti per la validazione dei test che erano sottoposti al Comitato tecnico scientifico che ha dato parere favorevole all'affidabilità. Con questa scelta si cerca di evitare di sottoporre a quarantena tutti gli italiani che si trovano all'estero per le vacanze, partiti senza limitazioni. La Croazia probabilmente verrà aggiunta alla lista dei Paesi per cui è previsto l'isolamento per 14 giorni, già in vigore per chi proviene dall'area extra Schengen ed anche da Romania e Bulgaria come previsto da una precedente ordinanza del ministro Speranza. Intanto secondo quanto comunicato anche dall'Azienda Sanitaria del Friuli-Venezia Giulia, chi rientra da Grecia e Croazia e risiede nel territorio, dovrebbe inviare una mail coi i propri dati anagrafici agli uffici di profilassi, specificando nell'oggetto il Paese da cui è rientrato, per venire successivamente ricontattato per il tampone.

Davide Fifaco