Foto: Reuters
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Nuova prova di fuoco per il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, davanti all'Eurogruppo; nei prossimi giorni sarà poi il premier Giuseppe Conte a dover trattare per il deficit al 2 per cento. Intanto i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini devono mettere a punto il "quota 100" ed il reddito di cittadinanza nel tentativo appunto di abbassare il deficit.

Ancora la manovra italiana in discussione nell'odierna riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles. Il Governo sta intanto trattando sul deficit al 2%, previsto per oggi, ma poi smentito dalla Lega, un faccia a faccia tra Conte, Di Maio e Salvini. Per trovare l'accordo con l'Unione europea ed evitare la procedura di infrazione bisognerà però dare il via libera ad una messa a punto del "quota 100" ed al reddito di cittadinanza, in modo da abbassare il deficit appunto al 2%. Conte dovrà quindi trattare con Pierre Moscovici e Jean Claude Juncker.

I leader di M5s e Lega si sarebbero convinti a cedere ed abbassare il deficit ma non quanto serve: ci sarebbe al momento l'ok a tagliare lo 0,2% ma non lo 0,4%.

Nelle infinite trattative tra M5S e Lega, a tre giorni dall'approdo in Aula della manovra, slittano alcune misure come quelle per la famiglia od il taglio delle pensioni d'oro, cavallo di battaglia del M5s: da Palazzo Chigi assicurano che "ci sarà" ma i leghisti vorrebbero inserirlo al Senato con "quota 100", lasciando ad un decreto futuro il reddito di cittadinanza.

Le pensioni finiscono inoltre nel mirino di Bruxelles, per il rischio che con "quota 100" si incrini la tenuta dei conti della previdenza.

Salvini inoltre avverte di voler "smontare la legge Fornero pezzo per pezzo" ed i leghisti hanno già scritto la norma in modo che sia transitoria ed intanto valida per tre anni.

Il problema diviene ora che far partire quota 100 e reddito di cittadinanza ad aprile 2019, come desiderano fortemente Salvini e Di Maio, costerebbe troppo. In queste ultime ore entrambi i provvedimenti sono all'esame della Ragioneria e del Mef per essere ulteriormente affinati. Due le soluzioni alternative: o si fanno partire a giugno o si rimodula la platea.