Trieste darà l’ultimo addio a Matteo Demenego e Pierluigi Rotta mercoledì prossimo. La data del funerale dei due agenti uccisi nella sparatoria avvenuta venerdì scorso all’interno della Questura di Trieste è stata decisa dopo l’autopsia avvenuta sui corpi dei due agenti.
Il giorno precedente, martedì, sarà allestita la camera ardente all’interno della Questura, dove nel corso delle giornate migliaia di persone hanno già reso omaggio ai due agenti uccisi, lasciando fiori, biglietti, anche molti disegni di bambini. Fra gli omaggi floreali, anche quello di Alan Sorrenti, autore di "figli delle stelle", la canzone che Matteo e Pierluigi ascoltavano in un video diffuso sulla rete in questi giorni.
I funerali saranno celebrati mercoledì mattina dal Vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi, nella Chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo, in piazza Sant'Antonio Nuovo.
Alejandro 'Tito' Stephan Meran, l’uomo di origine domenicana che ha ucciso i due agenti e ha sparato ripetutamente contro altre persone all’interno e all’esterno della Questura prima di essere bloccato, sarebbe stato trasferito in una cella d’isolamento, dopo le proteste degli altri detenuti che non lo vorrebbero come compagno di cella. Meran sarebbe agitato, ogni trasferimento avviene sotto sorveglianza di almeno tre agenti e avrebbe difficoltà a dormire.
Il 29 enne, accusato di duplice omicidio e di tentato omicidio di altre otto persone, ha ricevuto la visita del suo avvocato di fiducia, al quale ha riferito di non ricordare nulla dell’accaduto e di leggere spesso la Bibbia.
Il legale ha già annunciato la richiesta di una perizia psichiatrica, sottolineando come, si tratti di un soggetto con problemi psichici, e ha avviato indagini nella Repubblica Dominicana e in Germania per conoscere il passato del giovane, se sia stato già curato in passato, e soprattutto dove abbia acquisito la dimestichezza dell’uso delle armi dimostrata nei momenti della sparatoria e del tentativo di fuga dalla Questura di Trieste.


Alessandro Martegani


Foto: Radio Capodistria/Alessandro Martegani
Foto: Radio Capodistria/Alessandro Martegani