Foto: Radio Capodistria/Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Fifaco

Gianfranco Fini, ex Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana ed ex Presidente della Camera dei deputati, imputato nel processo legato all'acquisto di un appartamento a Montecarlo, in seguito alla richiesta della Procura di Roma di una condanna di 8 anni ha commentato affermando: "Era scontato che la pubblica accusa chiedesse per me la condanna. Continuo ad avere fiducia nella giustizia e ciò in ragione della mia completa estraneità rispetto a quanto addebitatomi".

"Quella dell'appartamento di Montecarlo è stata la vicenda più dolorosa per me", aveva affermato in precedenza Fini, dicendo di essere stato ingannato da Giancarlo Tulliani e dalla sorella di quest'ultimo. "Loro insistettero perché mettessi in vendita l'immobile. Giancarlo mi disse che una società era interessata ad acquistarlo - aveva spiegato - ma non sapevo che della società facevano parte lui e la sorella: la sua slealtà e la volontà di ingannare e raggirare credo si sia dimostrata in tutta una serie di occasioni".

Il caso fu un duro colpo per la carriera politica di Fini, che in pratica terminò in quel momento, visti anche gli scontri con Silvio Berlusconi di qualche mese prima, con un clima che era diventato incandescente per quello che un tempo fu un leader di Alleanza Nazionale.

Elisabetta Tulliani, imputata assieme all'ex presidente della Camera, al fratello Giancarlo Tulliani e al padre Sergio, in aula ha invece dichiarato: "Ho nascosto a Gianfranco Fini la volontà di mio fratello di comprare la casa di Montecarlo. Non ho mai detto a Fini la provenienza di quel denaro che ero convinta fosse di mio fratello. Il comportamento spregiudicato di mio fratello rappresenta una delle più grandi delusioni della mia vita. Spero di avere dato con questa dichiarazione un elemento per arrivare alla verità".

Davide Fifaco