Mario Draghi (Foto: EPA)
Mario Draghi (Foto: EPA)

Il governo italiano affronterà l’argomento la prossima settimana, ma ormai si sta delineando la “via italiana” all’uso del green pass nel paese.
L’idea che si sta formando fra le forze di maggioranza, anche la Lega è ormai possibilista, è di richiedere la presentazione del green pass, oltre che per entrare negli stadi e per i grandi eventi, anche per le palestre, le piscine e le discoteche, i mezzi di trasporto a lunga percorrenza, e in generale per tutte le concentrazioni di persone al chiuso e all'aperto, ma non varare regole restrittive come quelle decise in Francia, escludendo quindi dalle restrizioni bar e ristoranti.
I dubbi, sia di natura costituzionale, sia di opportunità, però non mancano: alla netta contrarietà di Fratelli d’Italia, e di alcune categorie come quella dei ristoratori, si oppongono le forze politiche di centro sinistra, che sottolineano come l’introduzione del Pass anche per attività quotidiane interne al paese, consentirebbe di evitare nuove chiusure, anche alla luce di un lento ma ormai chiaro peggioramento dei numeri dei contagi.
Dall’altra parte però si ricorda la necessità di non penalizzare nuovamente attività come bar e ristoranti, e si fa appello alla libertà di scelta. Anche Matteo Salvini, che ha fatto sapere che si vaccinerà in agosto, ha invitato i cittadini a informarsi, ma ha ribadito che la vaccinazione deve essere una scelta personale e non un obbligo.
Di questi temi si occuperà la cabina di regia convocata per l’inizio della prossima settimana, per valutare sia l’uso del green pass, sia un cambiamento dei parametri che determini il passaggio di colore, così come chiesto anche dal presidente della Conferenza delle regioni Massimiliano Fedriga, considerando di più i ricoveri piuttosto che i soli contagi che, anceh se lentamente, continuano ad aumentare.
Al momento nessuna Regione o Provincia Autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica, anzi, i numeri si riducono, e il paese è ben al di sotto dei 50 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti. I numeri si stanno però alzando soprattutto in Sicilia, Sardegna e Veneto, e i modelli matematici e gli scenari di altri paesi come Gran Bretagna o Spagna fanno temere una progressione dei contagi.

Alessandro Martegani