Quello al lussuoso Hotel Metropol di Mosca sembrava un normale incontro di affari, ma invece la Procura di Milano sospetta essere il momento centrale di un'operazione di corruzione internazionale per l'importazione in Italia di petrolio che, stando alle parole intercettate, avrebbe portato in un anno ben 65 milioni di dollari nelle casse della Lega. Sul registro degli indagati è finito Gianluca Savoini, stretto collaboratore di Matteo Salvini, referente dell'associazione Lombardia-Russia. L'accusa è di aver promesso una corposa tangente ai russi e tanto è sufficiente per configurare il reato di corruzione. Secondo le trascrizioni della registrazione "amici politici" italiani e russi si sarebbero messi d'accordo per far arrivare in Italia 300 milioni di tonnellate di petrolio, ad un prezzo di favore. Il petrolio sarebbe stato comprato scontato da una società pubblica russa per essere poi acquistato, grazie all'intervento di una banca d'affari internazionale e da società intermediarie e quindi rivenduto all'Eni a prezzo pieno, portando agli intermediari un guadagno di 65 milioni di euro che sarebbero finiti alla Lega.
Tra gli intermediari l'unico al quale è stato dato un nome e appunto Gianluca Savoini, dal quale il vicepremier Salvini ha preso le distanze, aggiungendo di trovare ridicolo quanto ha letto sui giornali.
Per ora i magistrati non sembrano ipotizzare il reato di finanziamento illecito dei partiti, le indagini stanno ancora stabilendo se l'affare milionario si sia concluso o se si sia trattato di un progetto mai realizzato.
Per Salvini è invece fondamentale capire da chi è partito il caso, il leader del Carroccio si dice sicuro che il suo partito subisca intercettazioni, non solo in Italia e stabilire a chi la Lega stia scomoda, visto che questa vicenda produce ripercussioni internazionali. Intanto il Partito Democratico ha chiesto di aprire un'inchiesta, alla quale si è accodato il Movimento 5 Stelle, mentre il caso petrolio complica anche il percorso di Salvini in Europa, cove sta cercando di rompere l'isolamento per provare a conquistare un posto nella futura Commissione UE.
Davide Fifaco

Foto: Reuters
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