Foto: EPA
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Ben radicate nella città Trieste, dove su molti palazzi storici è visibile il simbolo del leone ed il nome "Generali" le Assicurazioni così denominate fin dall'origine, proprio a sottolineare il fatto che la compagnia si occupasse di ogni ramo assicurativo, da sempre hanno esercitato un certo fascino nel capoluogo giuliano e nel mondo finanziario. Reputazione dovuta a tanti aspetti, come viene raccontato nel libro di Ezio Martone, intitolato "Il lungo viaggio del leone di Trieste", su tutti la rigorosità tipicamente mitteleuropea dovuta alla nascita in epoca asburgica. Nel volume si analizzano però diverse ricostruzioni, anche quelle in ambito immobiliare, che hanno caratterizzato il lento spostamento del "Leone" da Trieste verso Mogliano Veneto e Milano, dopo una lunga serie di dicerie e voci di corridoio, fra le quali quelle di una presunta scelta della cittadina veneta come ripiego dopo il rifiuto da parte di Trieste ad accogliere le Assicurazioni Generali negli spazi di Porto Vecchio.
Nel testo si analizzano le scelte del gruppo indipendentemente dalle pressioni esterne al business e le logistiche, anche organizzative, interne, seguendo piuttosto i valori che sempre lo animano. Martone, per un'analisi più completa, si è avvalso di alcuni importanti collaboratori che hanno portato un contributo personale, come Gianfranco Carbone, Paola Grego Lunghini, Anna Millo, Aldo Minucci, Aurelio Slataper e Tatjana Rojc.
Il libro offre quindi più punti di vista e la possibilità di capire alcune decisioni del management, le storie di alcuni dei protagonisti, sia dal punto professionale che da quello umano ed alcuni risvolti anche sul piano sindacale e politico economico.

Davide Fifaco