Foto: MMC RTV SLO/Quirinale
Foto: MMC RTV SLO/Quirinale

Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, nel suo intervento durante la consegna delle insegne di Cavaliere "Al Merito del Lavoro", ha affermato che "non possono imporsi i pochi che vogliono far prevalere le loro teorie antiscientifiche, con una violenza a volte insensata. Gli italiani hanno dimostrato responsabilità. La ricerca e i vaccini ci hanno ridato spazi di libertà e la possibilità di riprendere in mano le nostre vite". Mattarella ha poi sottolineato l'importanza della solidarietà, visto che solamente crescendo insieme si può crescere di più, con il progresso che diventa possibile e duraturo solo se coinvolge l'intera società. Il presidente ha inoltre dichiarato: "La ripartenza è una strada nuova e dobbiamo percorrerla con determinazione e speranza come nel dopoguerra, con il concorso di forze e persone. Possiamo aver fiducia in noi stessi perché abbiamo affrontato una prova durissima" ed ha concluso spiegando che "il lavoro deve essere rimesso al centro" dopo anni in cui si scontano difficoltà nella crescita nei quali i livelli occupazionali e salariali sono entrati in pesante sofferenza".

Per quanto riguarda la dibattuta questione sui vaccini, il sottosegretario al ministero della Salute Pierpaolo Sileri, ha precisato che "per chi ha fatto Johnson&Johnson servirà un richiamo in tempi molto brevi: a sei mesi dalla vaccinazione si inizierà a procedere, tenendo in considerazione l'età, ma verosimilmente una terza dose sarà necessaria per tutti".
"Entro l'anno - aggiunge Sileri - si procederà con la terza dose per anziani e personale sanitario, poi da gennaio il resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose".
Il sottosegretario ha poi auspicato una scelta condivisa di tutta l'Europa sulla terza dose, perché con il boom di contagi in alcuni paesi europei aumenta anche il rischio che si diffondano nuove varianti. Sul Green Pass obbligatorio Sileri dichiara che verrà tolto, ma non ora, perché bisogna procedere per gradi: prima si toglierà l'obbligo del distanziamento, poi le mascherine, infine la certificazione.

Davide Fifaco