Foto: Reuters
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Per la prima volta dall'inizio del suo mandato, la premier italiana Giorgia Meloni incontra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, alla Casa Bianca. Cina, Ucraina, Africa, atlantismo, migrazioni, crisi dell'Indo-pacifico, accordo del grano, presidenza italiana del G7, questi alcuni dei temi al centro della riunione.

La visita rappresenta un'occasione importante per riaffermare il forte partenariato fra Italia e Stati Uniti e discutere dei comuni interessi strategici, incluso l'impegno condiviso nel continuare a sostenere pienamente l'Ucraina di fronte all'aggressione della Russia.

Particolarmente delicata la questione Cina, all'indomani delle 'pressioni' di Pechino su Roma -con l'invito, recapitato sulle pagine del 'Global Times', ad evitare condizionamenti statunitensi sul futuro del Memorandum siglato dal primo governo Conte.

Alcune fonti diplomatiche italiane rimarcano come la Cina, sul piano geopolitico, sia "diventata un interlocutore imprescindibile nelle relazioni internazionali" e come l'Italia intenda perseguire con Pechino "un rapporto equilibrato e di dialogo responsabile". Entro l'autunno è infatti attesa la decisione dell'Italia sulla Belt and Road Initiative; il governo dovrà sciogliere la riserva, ovvero decidere se 'proseguire o lasciare' un patto che, se non verrà disconosciuto, si rinnoverà automaticamente.

Nel briefing quotidiano con i giornalisti alla Casa Bianca, il portavoce del Consiglio nazionale di Sicurezza statunitense John Kirby ha ribadito come la scelta sul rinnovo spetti esclusivamente al Paese che ha firmato il Memorandum, "ma sempre più Stati nel mondo - ha aggiunto - vedono i rischi e, francamente, la mancanza di vantaggi in queste partnership economiche con la Cina".

Meloni dovrà quindi muoversi con cura, per evitare reazioni scomposte da Pechino per un'eventuale uscita dell'Italia dall'accordo, ma si rischia soprattutto un danno di immagine, perdendo nella lista degli aderenti al Memorandum l'unico paese del G7 ad averlo sottoscritto e firmato, con il pericolo di un effetto domino su tutti gli altri paesi che hanno sposato il progetto della Nuova via della Seta.

Meloni di recente ha assicurato che Biden non avrebbe mai fatto pressioni sull'Italia affinché si sfili dal patto, ma è chiaro che quello della Cina e dei rapporti con Pechino sarà un tassello centrale nel puzzle dei tanti dossier al centro dell'incontro.

Davide Fifaco