Foto: Pixabay
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Bologna possibile obiettivo di un prossimo attentato degli anarchici. Una telefonata anonima alla sede della redazione locale del Resto del Carlino ha minacciato dei possibili attacchi a causa dei fatti relativi a Cospito. Dall'altra parte della cornetta una voce maschile e giovane, senza particolari accenti e con una lieve cadenza bolognese.

La Digos si è messa immediatamente in allerta ed al lavoro per ricostruire i fatti e trovare l'autore della chiamata intimidatoria. Inoltre, sempre nella sede del quotidiano, sono arrivate due missive, indirizzate al presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed al ministro della Difesa Guido Crosetto, con contenuti contro la politica del governo sull'Ucraina. "In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti", scriveva sulla lettera.
Intanto la polizia postale ha alzato il livello di attenzione per i contenuti sul web con una quotidiana attività di monitoraggio della rete in collaborazione con l'Antiterrorismo. Sotto osservazione, in particolare, alcune applicazioni di messaggistica e chat che consentono di dialogare, in anonimato ed in aree riservate e difficilmente accessibili.

Del resto, è già da qualche mese che a Bologna si susseguono azioni rivendicate da esponenti anarchici, contro il Governo, il 41 bis e in segno di solidarietà a Cospito. L'ultimo blitz lo scorso 19 gennaio, quando alcuni anarchici in corteo per le vie del centro si sono scagliati contro alcune banche, spaccando vetrate e bancomat.

Sulle minacce di attentato è intervenuto il sindaco felsineo, Matteo Lepore: "Non mi sono fatto alcuna idea sulle minacce, ci affidiamo al lavoro delle forze dell'ordine e delle istituzioni" ha dichiarato il primo cittadino.

La situazione di tensione ed il timore di possibili azioni dimostrative ha portato anche il Festival di Sanremo a blindarsi ed a rafforzare la sicurezza.

Davide Fifaco