L'Italia da questa mattina non ha più zone rosse, dopo il contestato passaggio dell'Abruzzo in arancione, con l'Ordinanza emanata dal presidente Marsilio, che permette la riapertura dei negozi di abbigliamento, calzature e articoli di gioielleria, chiusi con le precedenti misure restrittive. Marsilio ha deciso di firmare il provvedimento dopo "aver avvisato il ministro della Salute", Roberto Speranza. Il governo ha però precisato che "la cabina di regia che monitora i dati di tutte le regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì. La scadenza dei 21 giorni è però prevista per mercoledì, non per lunedì. Quindi non c'è avallo su questa ulteriore anticipazione". Il Paese entra così in una nuova fase: nessuna regione è più in lockdown stretto.
Rimane però l'allerta, come afferma il Comitato Tecnico Scientifico: con la ripartenza di negozi e centri commerciali si entra nel vivo dello shopping natalizio. Secondo i dati di Coldiretti hanno inoltre riaperto, in tutta Italia, oltre 72mila tra bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi. Molte le persone che hanno quindi approfittato, nonostante il meteo nel week end non fosse proprio invitante, per uscire a pranzo o semplicemente bere un caffè. Anche a Trieste si sono registrati tanti locali pieni, fin dal mattino, soprattutto in centro città. Parecchie anche le prenotazioni che hanno quindi permesso di non assistere ad assembramenti o affollamenti, anzi tutti seguivano l'ordinanza regionale che impone le consumazioni da seduti dalla 11 alle 18, orario dopo il quale rimane l'obbligo di chiusura. Alcuni gestori non hanno invece aperto i propri locali e ieri sono rimasti chiusi, perché ancora impegnati nella sistemazione dei loro esercizi o nell'organizzazione del personale, in modo da essere pronti da oggi per la riapertura.

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO
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