Il Movimento 5 Stelle, per il momento, sembra archiviare il rischio scissione che per settimane ha alimentato il dibattito politico, non solo interno. L'"anima ribelle" come noto, è quella di Alessandro Di Battista, che nel suo intervento ha comunque sottolineato l'importanza di alcune "garanzie", tanto da chiedere di mettere "nero su bianco" il doppio mandato come limite massimo per i consiglieri ed i parlamentari, nessuna deroga quindi ad uno dei cardini storici del Movimento. Inoltre, Di Battista ha spiegato come siano fondamentali la revoca definitiva delle concessioni autostradali alla famiglia Benetton, una norma sul conflitto di interessi, il no alle alleanze politiche per cui il Movimento dovrebbe presentarsi da solo alle prossime politiche e sottolinea il suo no ad una legge elettorale senza preferenze. Un altro paletto richiesto da Di Battista è un Comitato di garanzia fatto da iscritti e parlamentari 5S, ma "senza nessun esponente del governo", per decidere le nomine nei ministeri e nelle partecipate statali. Oltre 30 gli interventi durante l'assemblea virtuale, presentata da Vito Crimi. Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parla di "limite sacrosanto" quello dei due mandati, ma è aperto ad alleanze programmatiche e non a quelle strutturali. Il presidente della Camera, Roberto Fico, parla invece di un'agenda condivisa con il centrosinistra, evidenziando però che il movimento deve restare una forza autonoma, con il proprio programma e la propria linea. Tra i collegamenti anche quello con il premier Giuseppe Conte, direttamente da Palazzo Chigi. Il premier ha definito il Movimento "una comunità tosta che ha affrontato scelte sofferte, ma che non ha mai mollato". Conte ha riconosciuto ai 5 Stelle "battaglie che ora sono patrimonio comune". Non ha comunque mancato nemmeno di bacchettarli, affermando: "La coerenza è sicuramente un valore, ma quando governi devi valutare la complessità, bisogna avere anche il coraggio di cambiarle le idee, quando ti accorgi che queste sono migliori di quelle che avevamo".

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO
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