Indignazione nel mondo degli esuli giuliano- dalmati per un commento pubblicato dal quotidiano on line "Vicenzapiù" ad introduzione della notizia della nascita nella cittadina veneta del comitato “Vicentine per Norma Cossetto” che vorrebbe “l’intitolazione, in ogni Comune della Provincia a partire dal capolouogo, di una via in ricordo di Norma e degli altri italiani vittime dell’eccidio delle foibe in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia”.

La storia della Cossetto viene infatti definita una “molto probabile fake news, che, secondo i redattori, rientrerebbe nell’”abituale uso dei fascisti” di equiparare i loro morti a quelli degli altri, “dimenticando che alla base della disumanità delle foibe ci sono tutti i morti che abbiamo fatto in Jugoslavia…”.

Queste le parole del giornale che invita anche a leggere, “per opportuna documentazione”, così recita, “Gli incontrollati fantasy su Norma Cossetto, 2a parte | Cosa sappiamo davvero di questa storia?”, un testo pubblicato dalla Wu Ming Foundation lo scorso anno, in occasione dell’uscita del film “Redland”, che definisce la ricostruzione della terribile uccisione della Cossetto come inattendibile per la mancanza di dati certi.

Un clima che riiniziai a surriscaldarsi in vista del 10 febbraio, quando in tutta Italia si celebrerà il Giorno del ricordo, una ricorrenza nata per rimembrare le foibe e l'esodo che a distanza di anni continua a dividere gli animi, anche di fronte ad episodi come quello della Cossetto, che resta, al di là delle ricostruzioni divergenti, una brutta storia.

Barbara Costamagna

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria