Luigi di Maio e Matteo Salvini Foto: Radio Capodistria
Luigi di Maio e Matteo Salvini Foto: Radio Capodistria

Se non si trovano i soldi per varare il reddito di cittadinanza il Movimento 5 Stelle dedicherà tutto il prossimo anno a far fuori i funzionari del ministero dell'economia che remano contro.

È questa la minaccia lanciata da Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio e leader della comunicazione del Movimento 5 stelle, in un file audio inviato a due giornalisti dell'Huffingtonpost. La nota vocale sarebbe stata riservata: i due giornalisti, accusati dal presidente Conte di aver violato la riservatezza, smentiscono di averla diffusa, e lo stesso giornale ha sfidato il Movimento 5 Stelle a verificare i fatti in Tribunale, ipotizzando che siano stati proprio i grillini a diffondere l'audio, sta di fatto che la nota è finita in rete, scatenando una bufera sul portavoce del premier Conte e in generale sul Movimento 5 Stelle.

Alla base della vicenda le resistenze del ministro dell'economia Giovanni Tria e del ministero nell'aprire i cordoni della borsa per finanziare le promesse elettorali del Movimento 5 Stelle e in particolare il reddito di cittadinanza. Secondo Casalino, che si è espresso con termini durissimi nel corso della registrazione, sarebbero proprio i funzionari del Mef a remare contro, tanto da prefigurare, "una vendetta ai coltelli", come lo stesso Casalino l'ha definita, per far fuori chi si oppone alle richieste del Movimento.

Casalino si è scusato per i toni, ma non per i contenuti, il Movimento 5 Stelle, Luigi Maio, e il premier lo hanno difeso, ma la nuova bufera sembra aver allontanato le due componenti della maggioranza. La Lega ha infatti preso le distanze, sposando la linea di prudenza di Tria; da Matteo Salvini non è giunto alcun commento; "Casalino non ha il potere di cacciare nessuno", ha detto invece il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti, invitando i 5 Stelle a rispettare il diritto e le competenze dei ministeri. Una linea che sarebbe condivisa anche da Quirinale, che appoggia il ministro dell'economia.

Il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani di Forza Italia, ha invitato la Lega a fermare "le purghe del Movimento 5 Stelle", mentre il deputato Pd, Luciano Nobili, ha accusato gli stessi grillini di aver diffuso l'audio, per creare un alibi sulla mancata realizzazione del reddito di cittadinanza.