Dopo quattro giorni consecutivi in rallentamento, risale l’incremento dei contagi in Italia. I dati forniti dalla protezione civile sono stati meno incoraggianti di quelli degli ultimi giorni.
Complessivamente i malati di coronavirus nel paese sono 62.013, con un incremento rispetto di 4.492: mercoledì l'incremento era stato di 3.491. Cala leggermente l’incremento dei decessi, 662, il dato precedente era 683, ma la cifra totale è salita a 8165 vittime.
A tirare l’incremento del numero dei contagiati è soprattutto la Lombardia, che dopo una serie di giornate positive ha visto un deciso balzo in avanti dei contagi, 2500 in più con un incremento di quasi mille casi rispetto al dato precedente.
Una doccia fredda per il paese, che comincia a interrogarsi su quale sarà il proprio futuro, sia per quanto riguarda la fine dell’epidemia, sia a livello economico.
Secondo alcuni esperti il picco sarebbe ormai vicino, ma nessuno si arrischia fare previsioni su quanto potranno durare l’epidemia e le misure.
Oggi il premier Giuseppe Conte ha ribadito l’impegno dello Stato nel combattere l’epidemia e anche nel perseguire un cambiamento nelle politiche dell’Unione europea riguardo i finanziamenti per sostenere l’economia. L’Italia con altri sette paesi, fra cui la Slovenia, ha firmato una lettera che punta a ottenere un meccanismo di “finanziamento stabile e a lungo termine delle politiche utili a contrastare i danni causati dalla pandemia”.
Al Senato intanto è intervenuta la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, che ha confermato la validità dell’anno scolastico senza però fare previsioni sulla ripresa delle lezioni. “Si tornerà a scuola – ha detto - se e quando, sulla base delle indicazioni degli esperti, le condizioni lo consentiranno: l’anno scolastico, - ha aggiunto – come previsto dalla normativa, sarà comunque valido”.


Alessandro Martegani


Foto: Reuters
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