La nuova ordinanza del Ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, andrà in vigore domenica e prevede che Campania e Toscana passano in zona rossa, mentre Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche diventano aree arancioni. Ricordiamo che nelle zone arancioni ci si può spostare solamente nel proprio comune, dalle 5 alle 22, i bar, i ristoranti, le pasticcerie e le gelaterie devono rimanere chiuse ma possono lavorare con l’asporto e la consegna a domicilio ed i centri commerciali devono chiudere nei giorni festivi e prefestivi. I trasporti riducono la capienza del 50% e scatta l’obbligo la didattica a distanza per le scuole superiori e le università, salvo casi eccezionali.

Non sono mancate polemiche per queste decisioni. Il governatore campano Vincenzo De Luca si è scagliato contro il Governo, dichiarando che la sua Regione era pronta a chiudere tutto ad ottobre per un mese, in modo da essere poi tranquilli a Natale, ma l’esecutivo ha preferito muoversi progressivamente. Scelta sbagliata a parere di De Luca, che ha portato a perdere due mesi ad avere una crescita esponenziale dei contagi. Il governatore ha concluso dichiarando che sarebbe meglio mandare a casa il Governo.

Intanto continuano a crescere i contagi che hanno toccato quota 40.902 nell'ultimo rilevamento, in cui c'è stato anche il record dei tamponi: 254.908. Il rapporto tra positivi e test resta costante al 16%. 550 i nuovi decessi. In Friuli-Venezia Giulia rilevati 831 nuovi contagi su 7.121 tamponi, 8 le persone decedute ma restano 47 i pazienti in cura in terapia intensiva.

Il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel frattempo ha sottolineato che “il numero di casi di Covid-19 è salito a 650 per 100mila abitanti, anche se questa settimana l'Rt sembra essere leggermente diminuito da 1,7 a 1,4". Rezza ha precisato che "questo dato rappresenta solo un primo segnale di una diminuzione della trasmissione. Purtroppo però il virus circola in tutto il Paese".

Davide Fifaco