Foto: Reuters
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Secondo il tribunale di Padova, per contestare l'iscrizione dell'ufficiale di stato civile occorre fare ricorso alle diverse e ben più articolate azioni di status (azioni con rito ordinario) ed ha quindi affermato la piena legittimazione del sindaco del Comune di Padova, quale ufficiale di governo, a partecipare a detti giudizi e riconoscere quindi l'atto di nascita dei bambini con il nome anche della madre non biologica, ciò in concorrenza con il ministero dell'Interno. Inoltre, è facoltà del Comune di avvalersi dell'Avvocatura Civica per la rappresentanza in giudizio.

Sergio Giordani, sindaco di Padova, ha dichiarato: "Un passo avanti importante per le bambine e i bambini e per le loro mamme, oggi vince l'amore e l'interesse primario delle piccole e dei piccoli", ed ha aggiunto: "Ho sempre ritenuto di agire secondo coscienza e secondo i principi della Costituzione. Sono padre e nonno oltre che Sindaco e per me era impossibile immaginare che ci fossero bambini di serie A e bambini di serie B".
"Nessuno scontro con la Procura, che ringrazio - prosegue Giordani - ora spero che il Parlamento prenda atto con urgenza che esiste un grave vuoto normativo e legiferi per tutelare queste famiglie".

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha commentato la decisione del Tribunale padovano affermando: "Da Padova arriva una bella notizia; sono inammissibili i ricorsi della Procura contro più di trenta atti di nascita di bambine e bambini con due mamme. Ancora una volta, la tutela delle bambine e dei bambini di famiglie omogenitoriali passa per un tribunale, che conferma l'operato di un Sindaco coraggioso e capace di ascoltare la loro domanda di riconoscimento e giustizia".

"Sulla politica e sul Parlamento - continua Schlein - grava una responsabilità importante: rispondere al monito formulato dalla Corte costituzionale fin dal 2021 e approvare una legge che riconosca pari dignità a tutte le famiglie. Il Partito democratico ha già depositato un disegno di legge che va in questa direzione, così come molte delle altre forze di opposizione. Cosa ha da dire il governo di Giorgia Meloni? Continuerà a fare muro o ci lascerà portare l'Italia in linea con gli altri paesi dell'Unione europea?", conclude la segretaria del Pd.

Davide Fifaco