Foto: Reuters
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Dopo la strage di migranti accaduta in Calabria, il Ministro degli Interni dell'Italia, Matteo Piantedosi, ha affermato che servono nuove norme sull'immigrazione, ed ha aggiunto che bisogna evitare che i migranti si affidino ai trafficanti e che servono politiche responsabili e solidali da parte dell'Unione Europea.
Per il ministro, inoltre, "bisogna proseguire sul rafforzamento dei canali legali di ingresso dei migranti".

In merito al naufragio di Cutro, Piantedosi ha dichiarato: "E' una tragedia che ci addolora profondamente e interpella le nostre coscienze ad agire per fermare traversate così pericolose e trovare risposte concrete alla questione migratoria. È evidente che questo si può fare solo con un'azione decisa dell'Ue e una forte sinergia con i Paesi di transito. Dobbiamo evitare che chi scappa dalle guerre si affidi a trafficanti di essere umani senza scrupoli, servono politiche responsabili e solidali dell'Ue".

Il ministro, riferendosi al decreto Ong, ha precisato: "non ha in alcun modo l'obiettivo di impedire i soccorsi, ma che si svolgano in maniera ordinata e coerente con le norme internazionali e ai quali si conformano gli Stati e solo indirettamente i soggetti privati. Ribadisco che le nuove disposizioni non introducono alcun divieto su scenari e l'intervento delle operazioni di recupero".

"È inaccettabile che porti geograficamente più vicini subiscano le conseguenze della pressione migratoria" ha inoltre precisato.

Il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ha risposto: "La Commissione Ue ha una politica molto chiara quando si tratta di asilo e di diritto all'asilo, le persone che si trovano in una situazione di pericolo hanno il diritto legittimo di chiedere asilo in un Paese sicuro, compresi i Paesi che compongono l'Ue".

Intanto durante la presentazione della "Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza” il sottosegretario Alfredo Mantovano ha affermato: "È un fatto oggettivo che non comporta considerazioni etiche sulle ong il fatto che se piazzo navi al limite delle acque territoriali aumento la probabilità che barchini di fortuna partano dalla terraferma nella certezza di incontrare queste navi. La Relazione descrive esattamente questa dinamica: la presenza delle navi ong aumenta la probabilità di incidenti, rovesciamenti e morti in mare" ha concluso Mantovano.

Davide Fifaco