Foto: EPA
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"Mai nella storia dell'Ue i governi avevano tassato i loro cittadini per dare soldi ai cittadini di altri Paesi Ue. È avvenuto col Next Generation. Si tratta di una straordinaria prova di fiducia reciproca". A dichiararlo è Mario Draghi all'inaugurazione dell'anno giudiziario, che aggiunge: "Oggi il ruolo della Corte diventa cruciale, sta a chi governa fare scelte strategiche e a chi controlla verificare che le risorse siano impiegate correttamente”.
Il presidente del Consiglio osserva, inoltre, come il programma Next Generation Eu "potrà un giorno sfociare nella creazione di un bilancio europeo comune da cui dovrebbero trarre maggior beneficio proprio i Paesi più fragili dell'Unione. Il controllo della Corte nel validare queste scelte diviene quindi parte del processo con cui noi parteciperemo al processo di costruzione di un'Europa più responsabile, ma anche più solidale".

Nel corso di un incontro on line degli assessori alla Cultura di 11 tra le principali città italiane, tra le quali Milano, Torino, Mantova, Firenze, Palermo e Bari, arriva invece la richiesta al premier di procedere quanto prima alla riapertura dei musei anche nei week end e gradualmente in tutti i luoghi della cultura. Gli assessori chiedono anche l'istituzione di un tavolo permanente presso il ministero e l'avvio di un 'protocollo condiviso' che garantisca le aperture "con un percorso programmato e certo".

Intanto è guerra aperta nel Movimento 5 Stelle, dopo che il capo politico Crimi ha espulso i deputati che non hanno votato la fiducia a Draghi. Il “no” dei senatori e dei deputati ha aperto una ferita che sta portando alla scissione. I gruppi autonomi, per i dissidenti espulsi, sembrano essere ormai l’unica realtà possibile, tanto che alcune voci dicono che al Senato alcuni degli espulsi abbiano già chiesto al segretario Ignazio Messina l'uso del simbolo dell’Italia dei valori. A gettare acqua sul fuoco è la Senatrice Paola Taverna, una delle più critiche in questi giorni, che tra varie considerazioni scrive sui social: “Ricordo che tanti colleghi che hanno votato in dissenso sono parte fondamentale del Movimento, oltre che amici fraterni e compagni di tante battaglie. Serve unità adesso, perché proprio in questo momento comincia la nostra più grande partita". Torna a farsi sentire anche Alessandro Di Battista che annuncia un live per sabato che sa tanto di una discesa in campo.

Davide Fifaco