Foto: MMC RTV SLO/Martegani
Foto: MMC RTV SLO/Martegani

Il Commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, ha spiegato che in Italia, dopo i contratti aggiuntivi sottoscritti dall'Unione Europea con Pfizer e Moderna, nel corso dell'anno arriveranno 60 milioni di dosi e si potranno vaccinare 30 milioni di italiani. Finora i vaccinati nel Paese sono stati quasi 628mila e sono state somministrate il 68,4% delle dosi consegnate.
Arcuri ha inoltre replicato al presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che aveva lanciato un allarme sull'esaurimento delle dosi di vaccino nella sua Regione, spiegando che già in queste ore ci sarà la distribuzione delle nuove dosi. Il commissario si è inoltre complimentato con De Luca per il grande numero di vaccinati della Campania, la regione italiana che ha somministrato il maggior numero di dosi di vaccino consegnate.

Per quel che riguarda la scuola, in tre regioni i ragazzi sono tornati sui banchi, tutte le altre Regioni hanno scelto di rinviare il ritorno, per gli studenti delle superiori, in date che vanno dal 18 gennaio al 1 febbraio. Ragazzi, studenti e docenti, dal Nord al Sud, chiedono di poter tornare a scuola. La ministra all'Istruzione, Lucia Azzolina, ha affermato: "È difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola, capisco le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui". La ministra inoltre aggiunge: "Da parte mia non vuole esserci polemica con le Regioni. Ma bisogna dire quelli che sono i fatti: volevamo riaprire le scuole il 9 dicembre, qualcuno ci disse no, ma le attività produttive sono partite. Il 23 dicembre si è stipulata un'intesa all'unanimità con le Regioni che hanno garantito che al 50% le scuole superiori sarebbero rientrate. È partito un lavoro immane nei tavoli con i prefetti e sono stati previsti molti bus in più. A inizio gennaio molti presidenti di Regione hanno detto che erano addirittura pronti a far rientrare il 75% dei ragazzi in aula. Ci sono regioni che hanno lavorato bene come la Toscana, noi al ministero abbiamo monitorato tutto, abbiamo fatto informative; il lavoro fatto dai dirigenti scolastici è stato encomiabile".

A rispondere alla Azzolina è anche il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che rivolge un appello alla ministra chiedendole di fare dichiarazioni adeguate al ruolo e ricordando, ad esempio, che la Germania chiuse tutto tranne le scuole ma ora si trova costretta a chiudere anche quelle.

Davide Fifaco